Il Nistagmo acquisito

Simone Volpi
Ortottista e Assistente in Oftalmologia di Roma
4 minuti
Il Nistagmo acquisito si manifesta con un movimento oscillatorio degli occhi, vertigine, difficoltà nella messa a fuoco, instabilità posturale ed a volte nausea. Scopriamo cause e possibili trattamenti.
Sommario

    Come accennato nell’articolo Nistagmo in età Infantile, la forma acquisita comprende diverse tipologie di nistagmo che possono esordire a qualsiasi età e che sono correlate principalmente a disturbi sistemici e neurologici.

    La fissazione bi-foveale, il sistema vestibolo-oculare e l’integrità delle vie visive permettono di mantenere stabile l’immagine e di evitare la presenza dei movimenti ritmici ed oscillatori tipici del nistagmo.

    In condizione patologiche acquisite oppure in quadri infiammatori è possibile che questa stabilità di fissazione venga meno e che quindi si manifesti un nistagmo.

    Il Nistagmo Acquisito spesso si manifesta con vertigine, oscillopsia, instabilità posturale ed a volte nausea.

    Il Sistema Vestibolare è strettamente collegato al sistema oculomotorio ed uno squilibrio degli input che giungono ai centri vestibolari può generare nistagmo.

    Il Nistagmo Vestibolare può essere suddiviso in centrale e periferico.

    Nistagmo Vestibolare Centrale

    È causato da una lesione delle connessioni vestibolari centrali. I sintomi sono generalmente meno accentuati e di maggiore durata rispetto alla forma periferica. I movimenti vestibolo-oculari sono frequentemente alterati e possono essere bidirezionali in questo caso sono sempre indicati accertamenti neuroradiologici.

    Nistagmo Vestibolare Periferico

    Le malattie vestibolari possono provocare un nistagmo a causa dell’interconnessione tra il sistema vestibolare e i nuclei oculomotori. È generalmente orizzontale, rotatorio e con scosse che battono verso il lato sano. L’ampiezza delle scosse aumenta se lo sguardo viene rivolto verso l’altro lato.

    Può aumentare cambiando posizione del capo oppure scuotendo vigorosamente il capo (head-shaking nystagmus).

    L’accertamento iniziale del nistagmo viene effettuato con il paziente e supino con sguardo non focalizzato (per evitare la fissazione dello sguardo si possono utilizzare lenti a +30 diottrie o lenti di Frenzel). Il paziente viene quindi lentamente ruotato in posizione laterale sinistra e poi a destra; si osservano direzione e durata del nistagmo ed eventuale sviluppo di vertigini.

    Il nistagmo si verifica quando la testa viene girata verso l’orecchio interessato, per esempio nella vertigine parossistica posizionale.

    Il piano secondo cui «batte» il nistagmo dipende da molteplici fattori e principalmente dal distretto interessato e, nell’ambito delle alterazioni labirintiche, dal canale semicircolare interessato. Nelle alterazioni labirintiche il nistagmo quindi sarà quasi sempre orizzontale.

    Quando si descrive la direzione del nistagmo si indica sempre quella della fase rapida, che nel caso delle sindromi vestibolari batte verso il lato iperfunzionante.

    Il Nistagmo Vestibolare ha esordio tipicamente acuto ed è caratterizzato da fastidioso acufene, vertigine, oscillopsia e a volte nausea.

    Tra le cause più comuni troviamo:

    • labirintite
    • neurite
    • sindrome di Menière
    • tossine
    • vertigine parossistica posizionale benigna
    • ischemia vascolare

    Nistagmo Pendolare

    Il Nistagmo Pendolare Acquisito (APN) è un movimento oculare oscillatorio in cui le due fasi lente opposte hanno forme d’onda simili.

    L’APN si verifica comunemente nella Sclerosi Multipla (SM) e causa un’invalidità a livello visivo legata alla presenza di oscillopsia.

    È di frequente riscontro in seguito a lesioni demielinizzanti del tronco encefalico o successive a deficit visivo monolaterale.

    È caratterizzato da movimenti pendolari, con traiettoria mista, a differenza del pendolare congenito dove le oscillazioni sono per lo più orizzontali.

    È associato spesso ad Oftalmoplegia Internuclare oppure a Skew Deviation.

    Precedenti studi hanno dimostrato che la terapia sintomatica con gabapentin o memantina può ridurre l’ampiezza o la frequenza del nistagmo, ma non ci abbastanza evidenze scientifiche.

    Altri studi con somministrazione endovenosa di Ioscina 0-4 mg (Scopolamina) hanno permesso di abolire le oscillazioni del nistagmo in pazienti con SM (certificato anche con utilizzo di elettro-oculografia). Il nistagmo si è ripresentato dopo circa 15 minuti dall’iniezione del farmaco. L’applicazione terapeutica a lungo termine della ioscina è ancora in fase di studio.

    Intrusioni saccadiche

    Movimenti oscillatori che possono interferire con la stabilità di fissazione e non presentano ritmicità. Sono secondarie solitamente a danno del tronco encefalico, a patologia cerebellare oppure nella paralisi sopranucleare progressiva.

    Terapia e trattamento del nistagmo

    Gli obiettivi del trattamento sono ridurre l’ampiezza e la frequenza del nistagmo e correggere e migliorare eventualmente patologie vestibolari possono causare un movimento involontario degli occhi chiamato nistagmo, poiché esiste una connessione tra il sistema vestibolare e i nuclei oculomotori.

    Nel caso delle forme acquisite, a differenza di quelle congenite e infantile, la terapia medica mira alla risoluzione della causa del nistagmo, sia essa legata ad alterazioni vestibolari o neurologiche.

    Diverse sindromi rare sono associate a nistagmo e come tali vanno inquadrate in collaborazione con Medico Neurologo, Medico Oculista ed infine Ortottista se associate a disturbi della visione binoculare o torcicollo.

    Bibliografia essenziale

    1. American Journal of Case Reports, Pharmacological and Behavioral Strategies to Improve Vision in Acquired Pendular Nystagmus, 2022.07.03, Hassen Kerkeni, Dominik Brügger, Georgios Mantokoudis, Mathias Abegg, David S. Zee
    2. Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry 1982;45:431-439, Acquired pendular nystagmus: its characteristics, localising value and pathophysiology, MA Gresty, JJ Ell, LJ Findley
    Simone Volpi
    Ortottista e Assistente in Oftalmologia di Roma
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